Coltivatori in allarme per la scelta dello zuccherificio Eridania di San Quirico di Trecasali di rifornirsi l’anno prossimo solo a “chilometro zero”, o poco di più. Eridania Sadam ha infatti ufficializzato l’intenzione di approvvigionarsi nella prossima campagna delle barbabietole da zucchero solo da coltivatori che stanno in un raggio di 80 chilometri dallo stabilimento della Bassa Parmense e solo se si troverà in quest’area una disponibilità di terra per la barbabietola di almeno 13mila ettari.
Detto così, pare un grande favore agli agricoltori del parmense e delle province limitrofe. Invece, secondo la Cgbi – Confederazione generale bieticoltori italiani, è un grande imbroglio: “La società ha posto queste condizioni come vincolanti per l’apertura dello zuccherificio di San Quirico. Essendo che la superficie seminata nel 2014 in tale area è pari a 7.900 ettari, risulta evidente la volontà di chiudere lo zuccherificio”.
I coltivatori hanno proposto di allargare il raggio a 100 chilometri e ridurre la quantità a 10mila ettari, ma Eridania Sadam rifiuta. “Riteniamo drammatiche le conseguenze per i lavoratori, per l’esteso sistema dell’indotto e per l’economia agricola conseguente al venire meno di una delle principali colture inserite nella rotazione agraria della pianura padana”, dicono gli agricoltori.
La Cgbi ha lanciato un appello allo Stato italiano perché cerchi di far ragionare lo zuccherificio, con richiesta di convocazione urgente di un tavolo di crisi dove mettere a confronto tutta la filiera bieticolo-saccarifera.