Lampogas, è crisi. Mobilità per i dipendenti?

Non solo edilizia e non solo alimentare. C’è un’altra eccellenza dell’imprenditoria parmense che sta attraversando un periodo di crisi e vede una prospettiva di ristrutturazione, con ridimensionamento del personale. Si tratta del gruppo Lampogas, leader nel settore della distribuzione e vendita di Gpl in bombole e sfuso. La holding, fondata nel 1954 da Ferdinando Guareschi a Fontevivo, con centro operativo all’Interporto, è costituita oggi da 57 aziende dislocate in Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria. L’ultimo esercizio finanziario del Gruppo, si legge sul sito web aziendale, si è chiuso con un fatturato di circa 700 milioni di euro realizzati con più di mille dipendenti.

Risale all’anno scorso l’acquisizione da parte del fondo di investimento 4D Global Energy Advisors del 60% della holding. Gli stabilimenti parmensi sono entrati a far parte di Lampogas Emiliana Srl, operante anche a Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Cremona. Le prime procedure di ristrutturazione hanno riguardato il ramo Lampoxy, ingrosso di prodotti chimici con sede a Fontevivo che applicava il contratto nazionale dei lavoratori chimici-farmaceutici a una decina di dipendenti. Ne sono rimaste poche unità, gli altri hanno interrotto il rapporto di lavoro con un accordo transattivo.

Ora sembra sia imminente l’apertura di una procedura di mobilità per i dipendenti di Lampogas Emiliana, assunti con contratto del commercio. Non c’è ancora nessuna ufficialità e nessun piano di riorganizzazione, ma il tavolo sindacale dovrebbe aprirsi tempi brevi. Si parla di una quindicina di esuberi in tutta l’azienda (quindi tra i diversi rami in Emilia Romagna e in Lombardia). Forse la trattativa non riguarderà grandi numeri, ma di certo si prospetta un ridimensionamento dell’attività. In tempi già difficili per il mercato del lavoro.