“Il risultato di Forza Italia a Parma è ancora più disastroso di quello regionale. Il collegio elettorale della provincia di Parma con il 7,9 % è sotto la media regionale dell’8,4 %, mentre in qualsiasi tornata elettorale è sempre stato al di sopra. Rispetto alle europee di maggio la provincia di Parma è quella dove Forza Italia ha perso più di tutte, il 5,1 %.
Chiaro che oltre alla cause più generali che spiegano il tracollo di questo movimento in tutta l’Emilia-Romagna, come la disaffezione al voto soprattutto da parte dell’elettorato moderato, l’exploit della Lega Nord che ha contenuti più netti nelle materie care a quel tipo di elettorato quali tasse e immigrazione, l’assenza di Berlusconi in campagna elettorale, vi sono anche ragioni prettamente locali che hanno contribuito ad un risultato peggiore.
Uno di questi, forse il principale, è sicuramente la debolezza della lista provinciale che presentava una sola candidata forte, la capolista Gambarini, in campagna elettorale già da aprile quando correva come candidata sindaco nella sua Fidenza e legata a quel che rimane del gruppo del Consigliere regionale uscente Villani. Gli altri quattro candidati sono stati sicuramente volenterosi e per questo da ringraziare ma nessuno in grado di concorrere seriamente con lei.
Ci voleva maggiore competizione nella lista dove bisognava inserire, oltre alla suddetta capolista, persone che a livello di realtà geografiche importanti come la città e la montagna e di ambienti economici, sociali e politici potessero attirare elettori potenziali di Forza Italia allontanatisi per l’offerta politica molto appannata e monocorde che fa riferimento allo stesso Villani. Il vero peccato è che le proposte per questa offerta politica alternativa c’erano ed erano più di una ma sono state respinte dai vertici regionali per motivi che non si conoscono.
Ora si deve ricostruire tutto con un rinnovamento che si fondi sul merito del lavoro, del consenso e dell’onestà e che non può essere quello gattopardesco e improvvisato della lista alle regionali. La credibilità locale perduta la si recupera avviando una stagione in cui si dia priorità all’ascolto delle persone, alle idee chiare e al confronto anche con coloro che si sono allontanati, che sono stati emarginati con la supponenza che tanto la loro opinione ed il loro lavoro sul territorio non contano perché i voti arrivano comunque.
“Giuseppe Pantano Coordinatore provinciale dei Club Forza Silvio di Parma”