“Sei mesi di errori non devono però cancellare più di sette anni di lavoro credo buono. Non sono mai scappato davanti alle difficoltà, e non ci penso nemmeno adesso. Sono arrivato nel 2007 a Parma in una situazione molto (lo ripete tre volte, Ndr) più complicata di oggi. Con tante difficoltà in più. E incertezze. Ci ho messo impegno, risorse economiche e fisiche e sono orgoglioso di aver portato la squadra a traguardi importanti“. Inizia così la lunga intervista di Tommaso Ghirardi, rilasciata ai microfoni della Gazzetta di Parma, durante la quale il Presidente del Parma, dopo parecchi giorni di silenzio, ha cercato di affrontare la tempesta di critiche che quasi inevitabilmente gli è piovuta addosso dopo tutto il caos delle ultime settimane.
LA SITUAZIONE DEL CLUB – Secondo Ghirardi nessuno, fino al 30 ottobre, si sarebbe preoccupato dello stato di salute del Parma. Tutto sarebbe nato dalla pubblicazione, nei giorni scorsi, di una serie di informazioni sulle difficoltà economiche del Parma. “Che mi sembrano anche ingigantite“, sottolinea Ghirardi. Ingigantite o meno, il mancato pagamento di una parte degli stipendi è un dato certo, sottolinea Sandro Piovani, l’autore dell’intervista. “Sicuramente sono stati fatti degli errori. (…) Questa è una cosa grave, è una cosa di cui mi sono scusato con i giocatori e mi scuso anche con i tifosi perchè questa mancanza ci darà una penalizzazione in classifica di un paio di punti. Questa è la cosa che colpisce di più la tifoseria e amareggia di più i nostri calciatori“. Ma il problema economico da dove è nato? Secondo il Presidente del Parma sarebbero stati programmati degli anticipi su dei crediti futuri, ma che non sarebbero arrivati “a causa dei rumors e delle voci di un’imminente cessione. Questa situazione evidentemente è stata gestita male da me, dalla società. E queste incertezze sul passaggio di proprietà hanno contribuito a bloccare“, appunto, gli anticipi richiesti. “La pianificazione era stata attivata e garantita da istituti di credito e sponsor. Ma le voci della cessione hanno creato allarmismo e bloccato tutto“. Proprio da lì sarebbero nati i problemi di liquidità, anche se c’è chi parla di una situazione debitoria davvero pesante, una versione che però non trova d’accordo Ghirardi, che assicura che sia un problema che non esiste. “Ad oggi abbiamo anticipato dei diritti tv, ma altri dobbiamo comunque incassarne. Ci mancano incassi di sponsor. La società è in relativo equilibrio“. Insomma, quella che sarebbe mancata è quella liquidità dovuta alla mancanza di “quelle linee di credito” che normalmente sostenevano il Parma. “Per colpa dell’imminente cessione“, sottolinea Ghirardi. Da parte del Parma, quindi, si continua a negare il fatto che ci siano dei pesanti debiti sul groppone della società, come affermato anche dalla Gazzetta dello Sport ieri.
LE DIMISSIONI DELLA SCORSA ESTATE ED IL FUTURO DEL PARMA – Già, il futuro. Perchè al di là di ciò che è accaduto, la preoccupazione di tutti è legata a cosa potrà accadere nei prossimi mesi. Si arriverà ad una cessione? “Dovrà essere valutata nel momento in cui ci sia qualcuno che in maniera seria comprerà il club. Le manifestazioni d’interesse ci sono state. Ho sentito parlare di offerte molto basse, di richieste mie importanti – continua Ghirardi – Devo smentire. Da parte mia non c’è stata nessuna richiesta economica e la volontà di mettere in vendita il club è arrivata insieme alla grossa decisione causata dall’esclusione dall’Europa League“. Momento in cui, al termine di una conferenza stampa, lo stesso Ghirardi diede le dimissioni. “Probabilmente anche quella conferenza fu un errore. Probabilmente ho sbagliato a dare le dimissioni prima dell’estate. Ma a volte si segue il proprio istinto“. Pensava, Ghirardi, che con quello sfogo eclatante avrebbe smosso l’opinione pubblica. “Purtroppo ho agito così. (…) Si può dire che le mie scelte degli ultimi sei mesi sono state sbagliate. Però credo che sei mesi non possano cancellare quello che una persona ha fatto in sette anni”.
BARALDI E LEONARDI – Un altro argomento è quello legato al possibile ingaggio di Baraldi e le presunte frizioni tra il Presidente del Parma e Leonardi. “Non c’è al momento la possibilità di intraprendere un cammino insieme – afferma su Baraldi – Non ho fatto proposte nè a lui nè a nessun altro. Se Leonardi e Ghirardi hanno gestito le cose in questi anni saranno ancora Leonardi e Ghirardi ad andare avanti“.
LA PROSSIMA SCADENZA ED IL MERCATO DI GENNAIO – “Il mio impegno è quello di sistemare la situazione economica entro quella data“. Parla del 15 febbraio, Ghirardi, ovvero la prossima scadenza legata al saldo di stipendi e relative imposte. Non starebbe lavorando a nessuna cessione, almeno per il momento, ma nel caso “ci fosse un potenziale acquirente che possa garantire un futuro importante alla squadra, più di quello fatto da me sino ad oggi, allora lo ripeto, farei un passo indietro. (…) Quando dico che non regalo la società, significa che non la cedo al primo che passa“. Prima della scadenza del 15 febbraio, però, c’è il mercato di gennaio, durante il quale molti tifosi credono che verrà smantellata la squadra proprio per far fronte ai pagamenti. “Vedremo il da farsi. Ma se la squadra dimostra il suo reale valore, allora spero si possa uscire da questa situazione già prima di gennaio“.