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Ultimo posto in classifica e situazione finanziaria disastrosa, il Parma si ritrova dal sogno Europa League (poi svanito) all’incubo retrocessione e soprattutto fallimento. Se entro quest’oggi Ghirardi non troverà 15 milioni, la penalizzazione diventerà realtà.
Il club emiliano deve reperire l’ingente somma per provvedere al pagamento di stipendi e tasse, ma secondo la ‘Gazzetta dello Sport’ a rendere ancor di più drammatica la situazione ci si mette un bilancio che fa registrare debiti per 50 milioni.
Il patron e l’ad Leonardi stanno facendo i salti mortali per trovare un investitore disposto a rilevare la società, non a caso entrambi a Collecchio hanno fatto perdere le proprie tracce da giorni: la pista più calda è rappresentata dall’imprenditore albanese Rezart Taci, ma questi non appare desideroso di chiudere l’affare in tempi stretti.
La pista legata ad un ‘aiutino’ chiesto a Massimo Moratti, non trova indiscrezioni: l’idea di Ghirardi è rimediare la cifra necessaria nell’immediato in qualche modo, per poter respirare e avere un altro paio di mesi per la cessione del Parma.
A fine gennaio, qualora la Covisoc dovesse riscontrare una situazione economica al ‘verde’, i ducali riceverebbero entro metà febbraio-inizio marzo la penalizzazione in classifica: le norme parlano di -2 o -3 (un punto per ogni deferimento ricevuto, con due gradi di giudizio consentiti al club per difendersi), ma c’è il rischio di giungere fino al -5.
La piazza si interroga sui motivi che hanno portato a questo collasso finanziario, soprattutto dopo che Ghirardi aveva sempre rassicurato tutti sulla bontà delle casse sociali. Ed invece eccoci a raccontare di una situazione limite, tra risultati disastrosi sia sul campo che in termini di gestione.
(errecicu)