Coordinato dal viceprefetto Michele Formiglio, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti,si è tenuto questa mattina in prefettura un nuovo incontro interistituzionale per fare il punto sulla situazione.
L’emergenza meteo continua e la fase di preallarme resterà in vigore almeno fino alla mezzanotte di oggi, anche in considerazione del fatto che le previsioni per le prossime ore sono tutt’altro che rosee, pur in un quadro che sembra preludere ad un lento ritorno alla normalità: nella giornata di oggi sono previste piogge diffuse, sia pure in attenuazione, ma con scrosci significativi concentrati in tempi limitati (sono previsti picchi fino a 40 millimetri in un’ora).
Tutti i corsi d’acqua sono oggetto di attento monitoraggio. Nella notte scorsa lì’attenzione si è concentrata sul Taro, il cui bacino ha fatto registrare picchi di 160 millimetri di pioggia nell’arco di 24 ore; tuttavia, al momento, non si registrano particolari ragioni di preoccupazione e le strade provinciali sono tornate tutte percorribili.
Qualche situazione di allagamento si è però verificata fra Borgotaro, Berceto e Valmozzola, che ha interessato diversi scantinati e una ditta insediata.
Questa notte – come ha reso noto il sindaco Pizzarotti – è stato chiuso precauzionalmente per qualche ora il ponte sul Taro (riaperto già nelle prime ore del mattino) e i residenti in zona, sul territorio comunale di Parma nell’area attorno alla piscina River, sono stati avvisati dagli agenti della polizia municipale affinché adottino le precauzioni previste in caso di esondazione.
Il torrente Parma ha dovuto assorbire una quantità di acqua inferiore a quella del Taro (anche se a Corniglio ha raggiunto un colmo di metri 2,73), ma la situazione ha consentito di non attivare la cassa di espansione, che rimane vuota, quindi utilizzabile in tutta al sua potenzialità in caso di bisogno.
Analogo discorso vale per il torrente Baganza, il cui livello rimane notevolmente più basso rispetto ai giorni dell’esondazione. Nel frattempo continuano i lavori di ripulitura e messa in sicurezza dell’alveo, da parte del servizio tecnico di bacino.
Nessun problema particolare, invece, per la rete fognaria di Parma, continuamente monitorata da Iren.
Il tavolo istituzionale in prefettura è stato di nuovo convocato per oggi alle ore 17.
Il Comune di Parma ha intento comunicato la decisione di prorogare fino al 30 novembre prossimo la scadenza per le consegne delle schede di ricognizione danni da parte dei cittadini colpiti a qualsiasi titolo dall’esondazione del torrente Baganza del 13 ottobre scorso.
La proroga è stata decisa per lasciare più tempo agli interessati di predisporre la necessaria documentazione già in questa prima fase ricognitiva, anche in considerazione che il 30 novembre è stato fissato come termine ultimo dalla Regione Emilia Romagna
(servizio di protezione civile) per consentire anche agli altri comuni colpiti di attivare un meccanismo analogo a quello del Comune di Parma, che è stato il primo a provvedere, in accordo con la stessa Regione.