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Si è svolta a Collecchio nella sala civica “Casa I Prati” la prima presentazione del libro Amo lo Sport di Vittorio Andrea Vaccaro, 30 anni, golfista professionista, imprenditore e dirigente sportivo dove ha incarichi nella Federgolf, nel CONI e nell’Associazione dei Professionisti di Golf. Tutto è nato a Collecchio dove ha mosso i primi passi e da li ha fortemente voluto partissero le presentazioni del suo libro. La sala piena di sportivi, appassionati e anche cittadini curiosi ha reso la serata particolarmente interessante.
Moderato da Annarita Cacciamani, l’incontro si è aperto con il saluto del Sindaco di Collecchio, Paolo Bianchi che ha parlato dell’importanza dello sport per la comunità, ha brevemente evidenziato il lavoro svolto dalla sua amministrazione, ed ha elogiato quello di Vaccaro come eccellenza dello sport sia sul campo che come dirigente, augurandosi che questo possa continuare sempre di più nel futuro.
Poi si è aperta la presentazione vera e propria di Amo lo Sporto che è “una storia d’amore” quella che descrive il giovane collecchiese che non è iniziata con un colpo di fulmine anzi con una certa diffidenza, infatti dopo aver mosso i primi passi nel giardino di casa per lui lo sport era principalmente andare nelle zone hospitality degli stadi di calcio e anche la partita da spettatore passava in secondo piano.
Vaccaro parlato di attualità, della riforma dello sport, così come della grande importanza dell’impiantistica sportiva nel nostro Paese e si è complimentato con l’attuale amministrazione per alcuni interventi fatti negli ultimi anni.
– Per inciso Vaccaro è candidato alle prossime amministrative nella lista Cambiamo Collecchio che trae le sue origini dal gruppo di opposizione dell’attuale amministrazione e, forse sia nelle parole del Sindaco Bianchi, sia in quelle di Vaccaro si è visto quanto lo sport vada al di sopra della contesa politica, e che proprio dallo sport si possa prendere esempio per avere un confronto più sereno. –
L’autore ha poi portato ad esempio alcune sue esperienze internazionali come quella in Russia della scorsa estate dove investimenti in campo sportivo hanno portato benefici dal punto di vista sanitario ed educativo. Proprio il valore educativo dello sport è stato uno dei temi trattati con maggior insistenza con anche la citazione di un passaggio del libro dove si dice che lo sport “ti insegna a giocare … nella vita”.
Infine è stata menzionata la proposta di assegnare il Premio Nobel per la Pace al CIO per i Giochi Olimpici, che è nata da un articolo scritto per betapress.it ed ha avuto un importante seguito che ha superato il milione e mezzo di contatti, e che parte del ricavato sarà devoluto a Progetto Islander, una Onlus che si occupa del recupero di cavalli maltrattati.
Vaccaro, con una buona dose di autoironia ha proprio detto che “uno dei motivi per i quali leggere il libro, se non l’unico” è proprio quello di Progetto Islander che è una associazione fatta da ragazzi che si mettono in gioco in prima persona per dare aiuto a chi non ha voce e la scelta è ricaduta su di loro perché “anche Progetto Islander, a suo modo, è una storia d’amore, ed una storia d’amore merita sempre un’attenzione in più!”